Per produrre una T-shirt in cotone si stima siano necessari 2.700 litri d’acqua, magari è una maglietta che abbiamo pagato 4.90 euro e la usiamo due o tre volte. Ogni anno, secondo le stime dell’ONU , il settore della moda consuma 215 trilioni di litri d’acqua e spreca 100 miliardi di dollari in materiali sottoutilizzati. I brand della fast fashion e quelli dell’alta moda si stanno muovendo per introdurre elementi di sostenibilità nei materiali e nei processi produttivi. L’innovazione e la tecnologia senz’altro sono alleati indispensabili per garantire un minor impatto ambientale del settore tessile. Proviamo a capire come sia praticabile con Giusy Cannone, CEO di Fashion Technology Accelerator . Facciamo anche una riflessione sulle scelte responsabili di ognuno di noi insieme a Nicola Pasini, docente del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, progetto finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca